Un sant’uomo ebbe un giorno la possibilità di conversare con Dio e Gli chiese: “Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e ’Inferno”. Dio lo condusse verso due porte. Aprì una di esse e gli permise di guardare all’interno. Al centro della stanza, c’era una grandissima tavola rotonda. Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso. Il sant’uomo sentì l’acquolina in bocca. Le persone sedute attorno alla tavola, però, erano magre, dall’aspetto livido e malato. Sembravano tutti affamati. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle braccia. Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po’, ma, poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca. Il sant’uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio gli disse: “Hai appena visto l’inferno”. Dio ed il sant’uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l’aprì.La scena che l’uomo vide era uguale alla precedente. C’era la grande tavola rotonda, il recipiente colmo di cibo delizioso che gli fece ancora venire l’acquolina in bocca. Le persone intorno alla tavola avevano anch’esse i cucchiai dai lunghi manici attaccati alle braccia. Questa volta, però, le persone erano ben nutrite e felici, e conversavano tra loro sorridendo. Il sant’uomo disse a Dio: “Non capisco!” “E’ semplice,” rispose Dio “dipende da una sola piccola abilità: questi ultimi hanno imparato a nutrirsi gli uni gli altri, mentre gli altri pensano solo a loro stessi.”
“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi.” (Giovanni 15:12)