Una volta, alla stazione di Firenze, salii su un treno e mi accomodai comodamente in uno scompartimento. Avevo acquistato un biglietto per Roma e, in attesa di arrivare nella capitale, molto tranquillamente aprii una rivista che avevo appena comprato e m’immersi nella lettura. Ad un tratto guardai fuori dal finestrino e mi accorsi che non era lo stesso panorama che ero abituata ad osservare nei frequenti viaggi verso la Capitale.
Invece delle verdi pianure, c’era un panorama di montagne brulle, seminascoste dalla nebbia e, invece del sole che avevo lasciato a Firenze, cadeva una leggera pioggia. Non mi ero resa ancora perfettamente conto di quello che stava accadendo, quando arrivò il controllore che prese in mano il mio biglietto, lo guardò e mi disse che quel treno stava per arrivare a Bologna! Fui costretta a scendere e ad aspettare il successivo treno per Roma, con notevole ritardo per tutti i miei programmi. Distrattamente ero salita su un treno, convinta che andasse in una direzione, invece viaggiava in quella opposta. A volte la convinzione non basta. Ci sono persone che sono sinceramente convinte di essere nella verità, e invece sono nell’errore. Purtroppo ci sono tanti che pensano di essere diretti verso il cielo e invece stanno andando dalla parte opposta. Altri pensano che, anche con la fede, possa valere il detto popolare: “tutte le strade portano a Roma”, ma non è così, come non tutte le strade portano al cielo. Esiste solo una via che porta al cielo: Gesù Cristo, che disse: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Giovanni 14:6)
Anonimo