Domenica, 25 maggio 2014, ore 10,00: dopo un’adeguata e doverosa informazione sull’importanza del battesimo in acqua ricevuto in età della consapevolezza, cinque neofiti, quattro fratelli ed una sorella, hanno deciso di testimoniare della loro fede in Gesù scendendo nelle acque battesimali. Alcuni di loro sono nati e cresciuti in ambiente familiare cristiano altri, invece, provenienti da esperienze di peccato e di corruzione, hanno accettato e sperimentato l’amore del Signore attirati dal potente messaggio dell’Evangelo.
In un contesto armonioso e spirituale abbiamo festeggiato lodando il Signore per l’opera che continua a svolgere a favore di quanti sono sulla via della salvezza. La chiesa, gremita di credenti, parenti dei neofiti e ospiti, ha potuto ascoltare la predicazione della Parola di Dio che, per l’occasione, ci è stata trasmessa dal pastore Tony D’Angelo. L’esposizione biblica, tratta dalla famosa parabola del figliol prodigo (Luca 15:11-24) ha invitato i presenti a tornare a Colui che attende il penitente a braccia aperte. Il padre di questo scellerato figliolo, è figura del Padre celeste che si rallegra quando una sua creatura si ravvede e si converte dalla vita dissoluta e mondana. Il messaggio è stato anche un’esortazione rivolta a coloro che hanno già sperimentato il valore dell’amore di Cristo ma che, per vicissitudini diverse, hanno perso il primo amore e sono tentati di ricercare risposte dal mondo. Dopo il culto abbiamo potuto consumare un “pasto d’amore” (agape) in letizia e con la gioia del Signore, felici che altri figli di Dio si siano incamminati lungo il sentiero che conduce all’eternità.