“Ma tu esponi le cose che si convengono alla sana dottrina” (Tito 2:1).
Natura e valore della dottrina. La parola “dottrina” significa letteralmente “insegnamento” o “istruzione” e può essere definita come “le verità fondamentali della Bibbia ordinate in forma sistematica”. Prende anche il nome di “teologia”, invero “la scienza che studia Dio ed il Suo rapporto con il mondo”. Perché “scienza”? La scienza è lo studio e l’ordinamento sistematico e logico di fatti reali, e nel nostro caso, tratta fatti concernenti Dio e le cose divine in modo ordinato e logico.
Esiste una stretta correlazione tra dottrina e religione. Quest’ultima prende il significato dal termine “legare”, invero il legame che c’è tra Dio e l’uomo, e la dottrina indica quelle attività che pongono l’uomo in relazione a Dio. Una dottrina si riconosce come tale perché è categorica e dogmatica (dogma: principio fondamentale intorno alla persona di Dio). A livello teorico la dottrina fissa dei principi, da cui deduce dei teoremi. I principi sono affermazioni incontrovertibili. Il valore della dottrina. Troviamo scritto: “Studiati di presentar te stesso approvato dinanzi a Dio: operaio che non abbia ad esser confuso, che tagli rettamente la parola della verità” (II Timoteo 2:15). Realizziamo l’approvazione di Dio quando ubbidiamo alla “parola della verità” (rettamente) che deve essere, necessariamente, conosciuta. Quindi, è fondamentale conoscere ciò che Dio vuole dall’uomo ed essere sicuri che quella e non altra, sia verità. Alcuni tendono a svincolarsi dalla dottrina, ritenendola un “vincolo spirituale” alla libertà enunciata dal Vangelo. Costoro dicono spesso: “Non ha importanza ciò che l’uomo crede, purché agisca bene”. Ma l’uomo che ha la facoltà di esercitare il libero arbitrio, ha bisogno di una guida sicura per raggiungere i propri obiettivi. Cosa succederebbe ad una nave governata da un equipaggio che non conosca la rotta da seguire? Anche l’equipaggio più abile, senza una bussola, andrebbe a schiantarsi contro gli scogli. Le opinioni ferme formano un carattere forte e le opinioni chiare formano chiare convinzioni. La dottrina aiuta il credente a focalizzare la sua attenzione sulla verità e non sulle proprie convinzioni. La dottrina non sostituisce la religione (invero il rapporto con Dio) ma la rende solida, incrollabile e sicura. La spina dorsale non è il corpo, ma lo sostiene e lo mantiene ritto in piedi, similmente, la dottrina ci aiuta a non vacillare nella verità.
La dottrina preserva dall’errore. Le stelle esistevano prima che l’uomo perfezionasse l’astronomia per poterle studiare. Inizialmente si aveva una conoscenza vaga dell’Universo, ora la scienza gli ha dato ordine. L’astronomia ha eliminato falsi concetti, superstizioni e persino stregonerie legate alle stelle. L’uomo ha persino creato una falsa scienza, chiamata astrologia, che assegna alle stelle il potere di determinare il futuro dell’uomo. In modo particolare, nel campo della religione, è necessaria la dottrina per formare l’uomo nella verità che lo renderà libero (Giovanni: 8:23). L’apostolo Paolo ci mette in guardia dai “falsi dottori”, che, maliziosamente, come emissari del diavolo, tendono a mettere confusione nella mente dei Cristiani. Per questo motivo, alcuni, seppur sinceri, si sviano dalla grazia (Osea 4:6).
Difendere la sana dottrina. Leggiamo ancora cosa ci suggerisce l’apostolo Paolo: “Perché verrà il tempo in cui non sopporteranno la sana dottrina, ma per prurito d’udire si accumuleranno dottori secondo le loro proprie voglie” (II Timoteo 4:3). La tattica del “serpente antico” è sempre la stessa! Creare confusione nella mente dei Figli di Dio (si veda dialogo con Eva Genesi 3:1-5). La sua astuzia è tale da non attaccare direttamente, bensì di seminare nella mente il dubbio e “l’interpretazione” affinché il Corpo di Cristo si divida in sottili e, spesse volte, inutili posizioni teologiche. Così facendo, invalida l’unica ed immutabile verità rappresentata dall’unità del Corpo di Cristo (la Chiesa). Ogni vero Cristiano ha il dovere di praticare e difendere la dottrina contro gli attacchi del nemico. Essere prudenti, guardandosi dai falsi predicatori che, con parole lusinghevoli, tentano di carpire la buona fede dei semplici: “Ma quand’anche noi, quand’anche un angelo del cielo, vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia egli anatema” (Galati 1:8). Difendersi dalle false dottrine è altresì salutare. E’ triste notare come alcuni credenti siano sballottati qua e là da ogni vento e onda agitata dal mare (Giacomo 1:6). Il motivo risiede nella scarsità, in alcuni casi totale assenza di conoscenza biblica. Lusingati dalle parole, dai sentimenti, da atteggiamenti di dubbia carità, si lasciano fuorviare seguendo favole ingannatrici.
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