Il miracolo più importante

Lettura da Romani 5:1

immagini-cuore-1Quando ci rivolgiamo a Dio per chiedere un miracolo, sovente siamo motivati da una esigenza fisica, economica, sentimentale o, comunque, per una necessità rivolta alla sfera del nostro mondo naturale. Ma c’è un miracolo per eccellenza che desidero evidenziare a seguito del quale “tutte le altre cose ci saranno sopraggiunte” (Matteo 6:33). In questa epistola l’Apostolo Paolo scrive ai Romani con l’intento di enunciare il piano della redenzione, realizzabile per la sola fede in Cristo, ed i conseguenti benefici che il nuovo credente può ottenere. Il nostro versetto ci parla di “pace”. L’Apostolo non evidenzia la pace “di Dio” perché essa è il risultato della pace “con Dio”. Se è vero, come è vero, che per “miracolo” si intende “quell’azione o avvenimento prodotto per mezzo d’una virtù soprannaturale o divina, allo scopo di autenticare la divina missione della persona che ne è lo strumento o il soggetto”, non vi è miracolo più grande della pace con Dio. Al capitolo tre della stessa epistola, l’Apostolo Paolo afferma che non vi è sulla terra alcun giusto (v. 10), che non vi è alcuno che abbia intendimento e che ricerchi Dio (11 e 12), quindi in questa condizione di allontanamento è impossibile piacere a Dio e tanto meno avere comunione con Lui. Il peccato allontana la creatura dal Suo Creatore inibendo qualsiasi tipo di comunione. La giustificazione per mezzo della fede, ci permette di avere pace con Dio, perché il sangue versato da Cristo sulla croce ha annullato gli effetti del peccato che ci tenevano separati dalla giustizia Divina.
 
 

Così come il bianco è contrapposto al nero, il bene al male, la salute alla malattia, allo stesso modo la santità di Dio è contrapposta al peccato volontario dell’uomo. Non c’è alcuna armonia. Per ottenere pace con Dio è necessario avere comunione, per avere comunione è necessario eliminare il peccato. In questo processo l’uomo non può fare nulla, è un miracolo che Dio offre a chiunque realizza Gesù come personale Salvatore. E’un’opera spirituale di assoluta pertinenza dello Spirito Santo che l’uomo può solo accettare e beneficiare. Ottenuta la pace con Dio, possiamo ottenere anche: la pace di Dio, che va al di là di ogni ragione umana (Filippesi 4:7) perché è fondata sulla certezza della Vita Eterna, il diritto di essere chiamati “Figli di Dio” (Giovanni 1:12). Un figlio ha fiducia nel proprio padre perché un vincolo d’amore li tiene uniti. Giuridicamente siamo divenuti figli di Dio, e a motivo di questo vincolo spirituale siamo divenuti coeredi col Figlio (per eccellenza) ed eredi Suoi. Siamo certi che se chiediamo qualcosa nel Suo (di Gesù) nome, Dio ce la donerà (Giovanni 15:16) “poiché Colui che non ha risparmiato il Suo unico Figlio, ma lo ha dato a morire sulla croce per noi, come non ci donerà tutte le cose (se sono nella Sua volontà) con Lui?” (Romani 8:32), soprattutto il dono dello Spirito Santo (Giovanni 14:26) il quale manterrà la pace nel nostro cuore quando verremo portati dinanzi ai tribunali umani e ci dirà tutte le cose che dovremo dire (Matteo 10:17-20). Vi è forse miracolo più grande dell’opera iniziata nei nostri cuori da Gesù? Tramite Lui e per Lui, noi possiamo ottenere il favore del Padre. Forse in questo momento cerchi risposta a bisogni urgenti, sei così pressato fisicamente ed emotivamente da non riuscire a dare il giusto valore a ciò che lo Spirito di Dio ti vuole indicare, ma sappi che da ogni miracolo Dio desidera trarre gloria al Suo nome. Se ti disponi a cercarLo, se sei disposto a confessare i tuoi peccati, riceverai il perdono tramite Cristo e farai pace con Dio. Successivamente dovrai difendere la tua posizione di “salvato” mantenendo una vita pura, sarai così gradito a Dio e, dimorando in Cristo potrai chiedere qualsiasi cosa che è nella Sua volontà ed Egli te la darà.

Pastore Raffaele Lucano.

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