4 settembre 2016: Madre Teresa di Calcutta è stata proclamata “santa” davanti a una platea di spettatori fedeli cattolici e non, provenienti da tutto il mondo.
La santificazione, ovvero la canonizzazione secondo il gergo cattolico, consiste nel dichiarare santa una persona defunta che si è distinta in vita per particolari opere e che, secondo molti religiosi, si trova in Paradiso concedendo loro la possibilità di venerarla.
A tal proposito è necessario chiedersi: a cosa è valso il sacrificio di Gesù se l’uomo si rivolge ad altri ipotetici intercessori? Gesù ha detto di sé stesso: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14:6). Solo Gesù ha donato la vita per riscattare l’uomo dal peccato e per riportarlo a Dio. Gesù vive, ascolta e risponde alle nostre richieste. Possiamo rivolgerci a Lui per mezzo della preghiera. Inoltre la Bibbia condanna solennemente l’adorazione e venerazione di tutto ciò che storna l’attenzione dell’uomo dalla persona di Dio: “Dicendosi savi, son divenuti stolti, e hanno mutato la gloria dell’incorruttibile Iddio in immagini simili a quelle dell’uomo corruttibile, e d’uccelli e di quadrupedi e di rettili. Per questo, Iddio li ha abbandonati, nelle concupiscenze de’ loro cuori, alla impurità, perché vituperassero fra loro i loro corpi; essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna, e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen (Romani 1:22-25). Egli è un Dio geloso (Salmi 78:58)! Solo a Lui spetta la gloria e l’adorazione perché ha donato il Suo unigenito Figlio sulla croce affinché l’uomo tornasse a Lui per perdonarlo, amarlo e per servirlo.
Questa celebrazione papale fa intendere che solo i defunti e coloro che hanno compiuto un miracolo nell’arco della vita, possono essere resi santi. La Parola di Dio afferma il contrario. Solo coloro che sono stati rigenerati, nati di nuovo e divenuti figli di Dio sono considerati da Dio stesso “santi”, ovvero separati dallo spirito di questo mondo per svolgere un servizio a Dio. Si tratta di una condizione e un processo spirituale che vede il credente impegnato ad allontanare il peccato tramite la conoscenza della volontà di Dio e in virtù dell’azione dello Spirito Santo. L’Apostolo Paolo afferma: “E se la primizia è santa (Gesù), anche la massa (i credenti) è santa; e se la radice (Gesù) è santa, anche i rami (i credenti) son santi” (Romani 11:16). La “santità” non può essere proclamata da un uomo o da una organizzazione ma è Dio che vede l’uomo santo in virtù del sacrificio che Gesù ha compiuto sulla croce. Anche tu, caro lettore, se oggi accetti il messaggio di redenzione offerto da Gesù puoi diventare un “santo”… è una questione di fede e di esperienza personale.
La santità appartiene ai viventi: “Poiché abbiamo queste promesse, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio” (2 Corinzi 7:1)
Wendy Hidalgo