Dalla predicazione del Pastore Raffaele Lucano in occasione della visita alla Comunità di Piossasco (TO) del 15 Ottobre 2016
Lettura da Marco 5:35
Questa triste storia riporta anche una fine lieta. Riporta anche un’insieme di sentimenti contrastanti che questo povero padre deve sopportare. Il suo cuore angosciato dalla condizione estrema della figlioletta, trova uno spiraglio di speranza quando il Signore Gesù acconsente di recarsi a casa sua per vederla. Il cammino era lungo e viene interrotto da una donna che soffriva di un male incurabile da dodici anni. In cuor suo il padre avrà pensato: “Anche questa ci voleva. E’ vero che Gesù è talmente misericordioso che ha tempo per tutti ma questa folla e questa donna mi sta rubando momenti preziosi … in fin dei conti c’ero prima io!”. Finalmente Gesù si libera e riprende il cammino verso la fanciulla malata ma sono subito raggiunti da alcuni provenienti dalla casa del capo della sinagoga: “La fanciulla è morta, perché incomodare ancora il Maestro?” In altre parole: “E’ tardi oramai, troppo tardi!”
Quante volte è successo anche a noi di giungere tardi a un appuntamento, ad esempio. Forse abbiamo avuto un danno enorme, forse perso un’occasione propizia, l’occasione per stringere qualche relazione ma con rincrescimento abbiamo dovuto dire “è tardi, troppo tardi!” A te, caro lettore, voglio dirti: “Con Gesù non è mai troppo tardi!” Egli solo apre e chiude le porte e sino a quando non decreta la fine, sappi che c’è ancora speranza per te. Anche Marta e Maria, le sorelle di Lazzaro morto deliberarono in cuor loro che era troppo tardi: “Se tu fossi stato qui solo qualche giorno fa, Lazzaro, il tuo amico, non sarebbe morto”, sentenziarono le sorelle. La risposta di Gesù fu “Non t’ho io detto che se credi, tu vedrai la gloria di Dio?” La realtà che viviamo è in continuo conflitto con la fede. La prima si fonda su sensazioni e situazioni temporali, la seconda sulla certezza della fedeltà di Dio. Quest’ultima è ferma consapevolezza che Dio risponde alle nostre preghiere e che non solo è in grado di risolvere il nostro problema; Egli ama, desidera farci del bene … al di là di ogni ragionevole dubbio.
In Gerasa vi era un giovane afflitto da un gravissimo problema spirituale: Era posseduto da così tanti spiriti maligni da essere soprannominato “Legione” (la legione romana era composta da 6.000 soldati). I genitori, parenti, autorità costituite, concittadini e persino egli stesso avevano perso ogni speranza di liberazione. Il poveretto dimorava tra le tombe dei morti ed era talmente furioso che dovevano legarlo con catene. Umanamente non vi era speranza per lui! Con Gesù tutto era ed è possibile! Egli non ha solamente autorità Egli E’ superiore ad ogni spirito malefico. Al Suo ordine migliaia di demoni uscirono dal corpo del giovane, entrarono in un branco di porci i quali, dalla disperazione, s’inabissarono nel mare. Anche per quel giovane non fu “troppo tardi”, aveva incontrato Colui che non è condizionato dal tempo e dalla gravità del problema, nemmeno dal tuo.
Purtroppo per Giuda fu troppo tardi. Se solamente si fosse ricordato della misericordia di Gesù nel perdonare ogni tipo di peccato, se si fosse rivolto al Maestro chiedendo perdono del suo tradimento, avrebbe sicuramente ricevuto la grazia. Il rimorso era profondo e senza speranza. Le autorità religiose gli avevano rifiutato il tentativo di rimediare; l’unico modo per essere liberato da quell’angoscia era il suicidio … e così fece. Non vi è peccato che Dio non possa rimetterti. Sappi che Dio odia il peccato ma ama il peccatore, ama anche te e vuole redimerti. Vai a Lui tramite il sacrificio di Gesù e troverai riposo nella tua anima e nella tua mente. No, non è troppo tardi! Domani potrebbe esserlo! Vai oggi a Gesù, parlaGli del tuo problema, apri il tuo cuore al Suo amore e realizzerai l’amore di un Padre che può e vuole renderti libero.