Anima mia, benedici il Signore! (Salmo 104:1)
Benedire Dio è ben diverso dall’essere benedetti da Dio. Questa è l’espressione dell’amore di Dio che viene sparso nei cuori degli uomini gratuitamente e lo fa prosperare in ogni cosa. Poiché l’uomo, a motivo della sua natura non ha alcun che da offrire al prossimo, tanto meno a Dio, la benedizione espressa nei Suoi confronti si limita a “dire bene” con parole, pensieri ed atteggiamenti. Seppur limitata nella sua profondità spirituale, benedire Dio è l’attitudine che Dio gradisce poiché rallegra il Suo cuore. Benedire Dio significa anche essere dalla Sua parte, abbracciare la Sua causa nella lotta contro il male.
La benedizione rivolta a Dio si esprime con la lode e l’adorazione fatte in spirito e verità. Essa non produce solamente il favore di Dio ma apre il nostro spirito alla Sua benedizione. Le cataratte del cielo si aprono e grandi benedizioni si riversano sulla nostra lode elevandoci alla Sua statura e fugando ogni pensiero negativo e terreno. [Salmo 34:1] “Io benedirò il SIGNORE in ogni tempo; la sua lode sarà sempre nella mia bocca”. Se in questo momento ti trovi nella valle dell’ombra della morte, cessa di concetrare l’attenzione su te stesso e inizia a lodare l’Eterno, Egli conosce il tuo problema e la tua lode, unitamente alla fede, muoverà il Suo braccio.
Pastore Raffaele Lucano