Possono gli amici dello sposo digiunare, mentre lo sposo è con loro? (Marco 2:18-22)
Il digiuno rappresentava, per i religiosi Giudei, uno dei tanti strumenti per guadagnarsi il favore di Dio. Gesù non volle annullare il valore del digiuno né tantomeno trasgredire la legge mosaica ma insegnare che non vi è nulla che l’uomo possa fare per meritarsi la grazia di Dio se non tramite la fede. Il messaggio della Buona Novella è indirizzato agli uomini che Egli gradisce e non a coloro di buona volontà (Luca 2:14). L’esercizio della fede produce la nuova nascita, ovvero cambia la natura del penitente in una nuova natura spirituale e caratteriale: “… se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie son passate: ecco, son diventate nuove” II Corinzi 5:17.
Nessuno rappezzerebbe un abito vecchio con una pezza nuova perché sarebbe più evidente lo strappo e nessuno metterebbe del vino nuovo in botti fabbricate con un legno giovane; la fermentazione le farebbe esplodere. Allo stesso modo, la grazia di Dio si riversa in colui che è nato di nuovo. Essa grazia è troppo preziosa per essere immessa in una vita non rigenerata. E tu, caro lettore, vuoi ottenere la Grazia o incrementare il tuo grado di religiosità? Se lo desideri, oggi, in questo momento, puoi rivolgerti a Dio e accettare Gesù nel tuo cuore come personale Salvatore, confessa a Lui i tuoi peccati e riceverai il perdono. Egli ti farà una nuova creatura, desiderosa di camminare nella santificazione.
Pastore Raffaele Lucano