Si fa un gran parlare su quella che viene chiamata Sacra Sindone, ovvero il supposto lenzuolo che avvolse Gesù dopo la sua morte. Attualmente esposta nel Duomo di Torino, meta di turisti religiosi e non, essa rappresenta un’icona per molti religiosi Cattolici. Ultimamente, però, nuovi esami provenienti da due ricercatori dell’Università di Liverpool e del Cicap(Comitato Italiano delle Affermazioni sul Paranormale) hanno dimostrato che metà delle macchie di sangue presenti sul lenzuolo non sarebbero compatibili (false) con la posizione del crocifisso, in particolare quelle dei polsi e della regione lombare. Analisi approfondite sulla composizione delle restanti macchie non sono state eseguite e non è certo che siano sangue o altro materiale. I due studiosi hanno concluso che, secondo loro, la Sacra Sindone non sarebbe altro che un prodotto artistico medievale (1260/1390).
Per noi credenti evangelici, in realtà, non interessa molto se la Sacra Sindone sia vera o falsa perché la nostra attenzione non vuole essere rivolta ai “contorni” che avvolgono la persona di Gesù ma al Suo ministero, l’opera di redenzione. L’Apostolo Paolo, rivolgendosi a “uomini che soffocano la verità con l’ingiustizia”, afferma: “… essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen (Romani 1:25)”. Fedeli alla Parola, noi evangelici, adoriamo la Persona Gesù e, seppur crediamo e ricerchiamo la Sua manifestazione a nostro favore, lo invochiamo e adoriamo non solo per ciò che fa, soprattutto, per ciò che è: Dio. I religiosi cercano Dio tra cose inanimate rappresentate da statue, icone, immagini, apparizioni, ecc. Presso il sepolcro, nel quale era stato posto il corpo di Gesù, le donne pie, pensando di vedere il corpo inanimato di Gesù, furono esorate dagli angeli: “… quelli dissero loro: «Perché cercate il vivente tra i morti? (Luca 24:5)”.
La Bibbia cita episodi in cui alcuni uomini sono stati usati e hanno usato “strumenti” per manifestare la volontà di Dio a favore di anime bisognose ma gli stessi uomini hanno imputato a Dio la gloria nel nome di Gesù. Come Giovanni il Battista, dalle rive del Giordano, dichiarò: “Bisogna che egli cresca, e che io diminuisca (Giovanni 3:30), ogni sincero credente non si soffermerà sulla cosa inanimata attirando l’attenzione sulla cosa ma sulla persona di Gesù. E tu, caro amico, quali conclusioni trai? Ti limiti a cercare “qualcosa” o vuoi realizzare Colui che crea e genera? Vai a Cristo, invocalo e invitalo ad entrare nel tuo cuore, riceverai la salvezza e la liberazione dalle tradizioni e retoriche religiose.