IL RUOLO DELLA MOGLIE
“Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio”
Cantico dei Cantici 8:6
SOTTOMISSIONE NON E’ SUBORDINAZIONE
Il rispetto dei ruoli
La Parola di Dio è molta chiara a tale riguardo: Efesi 5:22-24 Mogli, siate soggette ai vostri mariti, come al Signore; poiché il marito è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, egli, che è il Salvatore del corpo. Ma come la Chiesa è soggetta a Cristo, così debbono anche le mogli esser soggette a’ loro mariti in ogni cosa. Anche se sinonimi, la differenza tra subordinazione e sottomissione sono sostanziali. La prima è “La condizione oggettiva di chi dipende da altre persone gerarchicamente superiori per grado e per autorità; in senso più soggettivo, il sentimento di sottomissione e di rispetto che il dipendente deve avere verso i superiori di grado, accompagnato dall’osservanza disciplinata dei proprî doveri”, ovvero significa assoggettare, dominare la volontà e il libero arbitrio di una persona usando la propria autorità. La seconda è l’atto volontario nel riconoscere l’autorevolezza di chi è stato posto ad un ruolo di responsabilità:”L’essere sottomesso, con riferimento a singole persone; docilità, remissività, obbedienza” (citazioni dal Vocabolario Treccani). Quindi, non si tratta di gerarchia e neppure di superiorità ma di compiti ben precisi, assegnati ad ogni componente della famiglia. Ruoli diversi (compreso il ruolo di figli) che si completano e si fondono uno nell’altra. Comprendere, accettare e applicare quest’ordine significa realizzare l’autorità di Cristo nella nostra vita. Fu “naturale” per il centurione Romano realizzare la guarigione del suo servo perché comprese pienamente l’autorità di Cristo sopra la malattia Matteo 8:8-9 Signore, io non son degno che tu entri sotto al mio tetto ma di’ soltanto una parola e il mio servitore sarà guarito. Poiché anch’io son uomo sottoposto ad altri ed ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: Va’, ed egli va; e ad un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servo: Fa’ questo, ed egli lo fa.
Mentre il marito è tenuto ad amare, la moglie ha, in aggiunta, il dovere di rispettare, onorare il marito “in ogni cosa” (v. 24).
SOTTOMISSIONE CON … GIOIA
Efesi 5:24 “Come la chiesa … così anche le mogli”
Il XX° è stato il secolo della rivoluzione femminista. Da una condizione, rispetto all’uomo, di assoluta inferiorità, la donna, è passata, giuridicamente, ad uno stato paritario. Nonostante ciò, anche nell’era attuale, ella deve sopportare ancora alcune discriminazioni, soprattutto nell’ambito lavorativo. Da una parte l’uomo maschilista la reputa ancora una persona di rango inferiore, dall’altra, pur di dimostrare le sue capacità, la donna tende ad imporsi e … lo fa anche nell’ambito famigliare. La donna cristiana, pur vivendo la realtà moderna, non perde di vista il ruolo che la Parola le ha assegnato e lo fa con gioia. L’Apostolo Paolo la paragona alla Chiesa che, liberamente e volontariamente si sottomette a Cristo, il capo: “Così … come”. Non solo, la Chiesa prova grande gioia nell’essere sottomessa poiché trova protezione, guida e amore disinteressato. Una Chiesa sottomessa è una Chiesa benedetta che si sviluppa di giorno in giorno. Avendo il controllo lo Spirito Santo ha la possibilità di operare al meglio per Essa. Così come la Chiesa, la moglie deve permettere (e persino agevolare) che il marito possa essere la guida della famiglia. Con gioia, in armonia e ubbidienza alla Parola. La moglie cristiana dovrebbe imparare ad essere sottomessa nella misura e in cui è sottomessa a Cristo. Ancora l’Apostolo Paolo ha voluto lasciare un simbolo significativo: 1 Corinzi 11:3-13 “Ma voglio che sappiate che il capo di ogni uomo è Cristo, che il capo della donna è l’uomo, e che il capo di Cristo è Dio. Ogni uomo che prega o profetizza a capo coperto fa disonore al suo capo; ma ogni donna che prega o profetizza senza avere il capo coperto fa disonore al suo capo, perché è come se fosse rasa. Perché se la donna non ha il capo coperto, si faccia anche tagliare i capelli! Ma se per una donna è cosa vergognosa farsi tagliare i capelli o radere il capo, si metta un velo. Poiché, quanto all’uomo, egli non deve coprirsi il capo, essendo immagine e gloria di Dio; ma la donna è la gloria dell’uomo; perché l’uomo non viene dalla donna, ma la donna dall’uomo; e l’uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo. Perciò la donna deve, a causa degli angeli, avere sul capo un segno di autorità. D’altronde, nel Signore, né la donna è senza l’uomo, né l’uomo senza la donna. Infatti, come la donna viene dall’uomo, così anche l’uomo esiste per mezzo della donna e ogni cosa è da Dio. Giudicate voi stessi: è decoroso che una donna preghi Dio senza avere il capo coperto?” A Corinto fu necessario mettere un po’ di ordine perché a motivo di una inidonea guida da parte del pastore e degli anziani, le donne avevano preso il sopravvento e creato grande confusione. Egli intende trasmettere un “segno” di distinzione che consolida la posizione della donna: Il velo. Quindi, pur ponendo entrambi sullo stesso piano, la donna deve avere un segno (il capo velato) di onore verso il suo capo.
E’ stato sottolineato, nella parte relativa al marito, il comportamento scellerato ed egoistico di Abraamo che, pur di salvarsi la vita, spacciò Sara per sua sorella. Eppure, nonostante ciò, Sara continuava a chiamarlo “mio signore” Genesi 18:12 “Sara rise dentro di sé, dicendo: «Vecchia come sono, dovrei avere tali piaceri? Anche il mio signore è vecchio!” Anche se questa forma arcaica è tipica dei tempi antichi, non deve essere lo spirito che anima il rapporto di una moglie rispetto al marito? A noi interessa considerare il principio e non i termini.
Come una eco alle caratteristiche esposte nel precedente studio, vogliamo ora valutare il comportamento della moglie in risposta a quanto il marito deve alla moglie. Valuteremo alcune delle caratteristiche elencate nel libro dei Proverbi capitolo 31.
RISPETTO E STIMA
All’uomo … che non deve chiedere, mai!
- 23 “Suo marito è rispettato alle porte della città, quando si siede tra gli anziani del paese”.
Assegnando all’uomo l’autorità di gestire l’intera creazione, l’Eterno gli diede la condizione naturale di farlo. Il carattere dell’uomo tende a prendere decisioni, a costruire, a programmare progetti anche se, a volte, non riesce a realizzarli. Ha bisogno di sentirsi al centro dell’attenzione, stimato e importante, soprattutto dalla moglie. Il marito cristiano si sforzerà di guadagnarsi il rispetto e la moglie cristiana lo agevolerà in questo difficile percorso. La mancanza di rispetto suscita reazioni negative, a volte ostili, che condurrà il marito a chiudersi in sé stesso e alla tentazione di cercare apprezzamento tra le braccia di qualcun’altra. La moglie lo difenderà quando la sua reputazione sarà minacciata dalle maldicenze e lei, per prima, non svelerà ad altri le sue debolezze. Abigail fu una moglie saggia che seppe salvaguardare la sua vita e quella del marito Nabal: 1 Samuele 25:3 “Quest’uomo si chiamava Nabal, e il nome di sua moglie era Abigail, donna di buon senso e di bell’aspetto; ma l’uomo si comportava con durezza e con malvagità”.
La moglie sottomessa non nasconderà le sue mancanze ma in privato saprà consigliarlo con parole sagge e toni amichevoli. Un marito non ha bisogno di una moglie “mammina” ma di un’amica, una persona fidata che desidera il suo bene. Prima di consigliare sarebbe opportuno saper ascoltare; non solo udire ma capire, captare, partecipare nella profondità dell’animo del marito.
UN AIUTO CONVENEVOLE
- 11 “Il cuore di suo marito confida in lei”
Nel suo ruolo di “capo della casa”, il marito ha bisogno di un aiuto valido e costante. Qualcuno che sappia sostenerlo nei momenti difficili, quando le sue forze vengono meno. Egli deve sapere che sua moglie è sempre dalla sua parte e pronta a intervenire anche in modo pratico. Egli, non riuscendo e non volendo esprimere i suoi sentimenti si sentirà incompreso, criticato e insicuro arrivando a perdere la stima di sé stesso. Si sentirà frustrato e angosciato fuori e dentro casa. E’ dovere di una moglie saggia saper conoscere le debolezze e i limiti del marito per aiutarlo ad assumere il ruolo di capo. Anche se il marito non risponde alle sue aspettative, farà in modo di incoraggiarlo e, se necessario, giustificherà le sue cadute. Farà in modo di costruire un ambiente armonioso e sereno.
Convenevole significa “conveniente, appropriato” alle situazioni in cui c’è bisogno del suo intervento, in particolare:
- Nella gestione dell’economia. Una moglie saggia non pretenderà un tenore di vita superiore alle reali entrate economiche. Non teme una vita morigerata e neppure la rinuncia. Saprà gestire l’economia della famiglia con dignità e onore. Non costringerà il marito a fare gli straordinari o a cercare un doppio lavoro. Ella, quando andrà al supermercato, saprà scegliere ciò che veramente necessita per la famiglia 21 Non teme la neve per la sua famiglia, perché tutta la sua famiglia è vestita di lana rossa.
- Nella gestione della famiglia. Con lei la casa è sempre ordinata, pulita e adeguatamente arredata con semplicità e gusto. Cercherà di comprendere i gusti del marito e la sua cucina sarà un’attrazione per lui 27 Sorveglia l’andamento della sua casa, e non mangia il pane di pigrizia.
- Nella gestione dei figli. Entrambi i coniugi devono pianificare l’educazione dei figli, decidere quale indirizzo scolastico suggerire, vegliare sulla loro crescita emotiva, morale, sentimentale e spirituale. Portarli ad essere uomini o donne indipendenti con solide basi. Nella disciplina non ci deve essere contradizione. Ella deve essere un modello da seguire di saggezza e d’amore verso il marito 28 I suoi figli si alzano e la proclamano beata.
- Nella gestione spirituale. Ella ricopre un ruolo importante per la formazione spirituale della famiglia. Saprà incoraggiare il marito, più razionale e materialistico. Sarà un esempio di umiltà e un modello da imitare per i suoi figli 30 La grazia è ingannevole e la bellezza è cosa vana; ma la donna che teme il SIGNORE è quella che sarà lodata.
MANTENERE IL FUOCO ACCESO
Concludo con un riferimento all’aspetto sentimentale/affettivo che deve sempre caratterizzare il rapporto. Nel tempo esso potrebbe scadere nell’abitudine togliendo lo “smalto” e spegnendo l’entusiasmo della relazione. Si perde l’interesse di uno verso l’altra considerando che tutto è dovuto. Il marito non dovrebbe mai smettere di corteggiare la moglie ricoprendola di attenzioni e di piccoli gesti quotidiani. D’altro canto la moglie dovrebbe sempre cercare di attirare l’attenzione del marito verso la sua persona. Farà in modo che i desideri di suo marito si volgano verso di lei. Riconoscerà e apprezzerà ogni gesto di affetto e, se dovesse succedere qualche incomprensione, saprà perdonare v. 28 e 29 … suo marito la loda, dicendo: «Molte donne si sono comportate da virtuose, ma tu le superi tutte!»