sottotitolo: “perchè il Suo popolo osò pregare”.Ti sembra irriverente e provocatorio? Non è così!
“Si sa molto poco di quello che accade quando la potenza dello Spirito Santo scende davvero sul Suo popolo, come fece durante la Pentecoste, e come ha fatto e fa in tutti i grandi risvegli della storia. Molti non sono disposti a farsi sconvolgere l’esistenza o a perdere di colpo la propria esistenza confortevole e sicura. (…) Se Dio fosse morto ieri, c’è qualcuno qui che se ne sarebbe accorto?
“Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio e sono chiamati seconso il Suo disegno.” (Romani 8:28)
L’amore si fida anche quando non riesce a capire. (…) Questo versetto è un’occasione di inciampo per le persone ribelli, ma irradia consolazione al cuore caldo d’affetto nei confronti di Dio. Chi rientra nella categoria indicata, quindi, ha diritto al conforto del versetto.”
“Se vuoi che la potenza dello Spirito Santo sia rivelata nella tua vita e nella tua chiesa o nel paganesimo, devi attaccarti maggiormente a Cristo, devi essere in più strettra comunione con Lui, deve esserci una maggiore rivelazione di Cristo nel popolo cristiano. A quel punto dovrà giungere una benedizione. Gesù non ha forse detto: Chi crede in me, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno? (…) Sei pronto per quella potenza? Sei pronto per arrenderti completamente a Dio e riceverla?”
“La cosa che più amo delle lettere del Nuovo Testamento è che non sono una semplice raccolta di massime religiose. (…) Le lettere di Paolo, Pietro e degli altri scrittori si occupano di problemi reali, che riguardavano persone reali in situazioni altrettando reali. Queste persone vissero veramente ed ecco perché le loro lettere sono viventi. (…) Nomi che appaiono, dunque, per poi scomparire velocemente. E’ questo il motivo per cui facilmente ci identifichiamo con loro. Queste persone, proprio come noi, sono piccoli uomini e donne di Dio. La maggior parte di noi non sarà ricordarta molto a lungo dopo la morte. Eppure ognuna di quelle persone citate in quella lista avava fatto qualcosa per il Signore”
“Umanamente, nessuno si qualifica, quando lo standard è la perfezione assoluta. Nessuno è degno di essere nel Regno di Dio e nessuno è degno di stare al servizio di Dio. (…) Perciò non esistono persone intrinsecamente qualificate. Dio stesso deve salvare i peccatori, deve santificarli per poi trasformarli da gente non qualificata in strumenti che Lui possa usare. I dodici erano come noi. Furono scelti fra gli indegni e gli squalificati. (…) Non diventarono utili perché in qualche modo erano diversi da noi. La loro trasformazione in vasi nobili, di valore, fu semplicemente un’opera del vasaio. (…) il valore non è nell’uomo, il valore stà nella verità e nella potenza di Dio che agiscono nell’uomo. (…)
“Il concetto corrente circa l’essere umano è dualista: composto di anima e di corpo. Secondo questa concezione, l’anima è la parte interiore, invisibile, spirituale, mentre il corpo è la parte esteriore, visibile. C’è indubbiamente una parte di verità in questa concezione, ma è del tutto insufficiente. Il corpo è certamente il contenitore, ma la Bibbia non fa mai confusione fra lo spirito e l’anima, come se i due termini fossero sinonimi. La loro stessa natura li distingue l’uno dall’altra. La Parola di Dio concepisce l’uomo come un essere tripartito: spirito, anima e corpo.I Tessalonicesi 5,23 dice: “L’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo”. Questo versetto mostra chiaramente che la creatura umana è composta di tre parti. Se la completa santificazione dei credenti includesse soltanto due elementi, l’apostolo Paolo avrebbe detto semplicemente: la vostra anima e il vostro corpo. Invece ha detto: spirito, anima e corpo. (…)
“Nell’esperienza religiosa, si arriva ad un punto in cui amiamo Dio soltanto per chi Egli è, senza pensare minimamente ai Suoi benefici. E si arriva ad un punto in cui il cuore non ragiona per amministrazione o per affetto. E’ vero, tutto può cominciare dal basso, ma presto si eleva ad altezze di cieca adorazione dove la ragione è sospresa, ed il cuore adora in una beatitudine che non ragiona. Può solo esclamare: Santo, Santo, Santo, pur conoscendo a malapena il suo significato. Se ciò dovesse sembrare troppo mistico, troppo irreale, non presentiamo nessuna prova, e non facciamo nessuno sforzo per difendere la nostra posizione. Tutto questo lo possono comprendere solo coloro che lo hanno sperimentato. Dalle schiere e dalle fila dei cristiani odierni sarà rigettato o ignorato come qulacosa di assurdo. Che lo sia pure.
“Se parliamo dell’amore dovuto al Signore, esso significherà per noi una reale e costante dedicazione a Lui tutti i giorni della settimana, e non soltanto la domenica o i giorni di culto. La nostra vita sarà sempre vissuta alla gloria di Dio. Se parliamo invice dell’amore nei confronti della Chiesa, esso si tradurrà in sforzi regolari per vincere anime a Cristo, nella dedicazione del nostro tempo alla preghiera, nel costante impegno alla pace e all’unità. (…)L’amore ci fa desiderare di stare con le persone amate e ci spinge a superare qualsiasi difficoltà. (…) Se il tuo amore è reale, non ti limiterai alle parole, ma lo dimostrerai concretamente ed atttivamente. L’amore ti porterà ad essere pronto ad aiutare, a servire, a dare, a sacrificare, a sostenere, a incoraggiare, a partecipare al culto svolto alla gloria di Dio, ad essere facitore e non solo uditore.”
“La prossima domenica parla del Cielo. Sono interessato a quella patria meravigliosa, poiché ho conservato un certificato di proprietà per un appezzamento di quel terreno per più di cinquantacinque anni. Non l’ho comprato. Mi è stato dato senza denaro e senza pagare. Ma il donatore l’ha acquistato per me a seguito di un enorme sacrificio.Non lo sto tenendo a fini speculativi, dato che il possesso non è trasferibile. Non è poi un terreno vuoto. Per più di mezzo secolo ho mandato del materiale con il quale il Grando Architetto e Costruttore dell’Universo sta fabbricando una casa per me, una dimora che non sarà mai ristrutturata, né riparata, perchè sarà perfettamenre adatta a me, e non diventerà mai vecchia.”
“Questo è un libro che parla di deserto, un luogo o un periodo di tempo attraverso il quale ogni cristiano deve passare quando vuole avvicinarsi a Dio. Non è un tempo per cercare segni o porsi domande, ma un tempo dedicato a cercare il cuore di Dio e che darà carattere e forza al credente. E’ un tempo di preparazione, un periodo che forse può apparire scoraggiante, se non si ha la visione della promessa. (…) Per ciascuno il deserto è fatto da circostanze diverse. (…) Se c’è qualcosa di incomprensibile nella vostra situazione, questo metterà la vostra vita in prospettiva. Allora potrete vedere la mano di Dio anche se non ne sentite il tocco. E’ un tempo durante il quale il vostro amore per Lui matura e la domanda “Che cosa farà per farmi del bene?” si trasformerà in “Cosa desidera da me?”