Onora tuo padre e tua madre

Family ProtectionUna notizia sconvolgente e agghiacciante che ha turbato la sfera emotiva di molti, soprattutto dei genitori, è l’omicidio di Ferrara.

Il figlio sedicenne insieme al suo migliore amico, organizza l’assassinio dei propri genitori per impossessarsi di un’ingente somma di denaro.

I genitori non hanno mai ostacolato la sua vita, non gli hanno mai negato niente. Svolgevano il proprio ruolo da madre e padre premurosi e attenti ma il figlio non la vedeva allo stesso modo.

L’accaduto mi ha fatto pensare molto al versetto citato in Esodo 20:12: “Onora tuo padre e tua madre affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà.”

Quante volte abbiamo disonorato i nostri genitori con le nostre azioni e con le nostre parole?

L’acqua versata a terra

Maria alunna di una quarta di liceo, da una settimana era assente a scuola. Anna, una sua compagna di classe, nota come pettegola della scuola, incominciò a dire delle cattiverie sul suo conto. 

Disse che Maria si era assentata perché era incinta ed aveva deciso di abortire. L’insegnante di turno ascoltò in silenzio i commenti di Anna, poi la chiamò alla cattedra e le disse: “Anna per favore, mi vai a prendere un bicchiere d’acqua?”. La studentessa glielo portò, e l’insegnante aggiunse: “Ora versa a terra l’acqua che c’è in questo bicchiere”. Anna per un attimo fu titubante, ma alla fine ubbidì all’ordine della professoressa. Dopo aver versato l’acqua a terra, l’insegnante le disse: “Ora raccogli da terra l’acqua che hai versato, e rimettila nel bicchiere”. “Non si può”, rispose l’alunna. Ma la professoressa insistette che lo facesse. 

E’ tardi, è troppo tardi …

clessidraDalla predicazione del Pastore Raffaele Lucano in occasione della visita alla Comunità di Piossasco (TO) del 15 Ottobre 2016

Lettura da Marco 5:35

Questa triste storia riporta anche una fine lieta. Riporta anche un’insieme di sentimenti contrastanti che questo povero padre deve sopportare. Il suo cuore angosciato dalla condizione estrema della figlioletta, trova uno spiraglio di speranza quando il Signore Gesù acconsente di recarsi a casa sua per vederla. Il cammino era lungo e viene interrotto da una donna che soffriva di un male incurabile da dodici anni. In cuor suo il padre avrà pensato: “Anche questa ci voleva. E’ vero che Gesù è talmente misericordioso che ha tempo per tutti ma questa folla e questa donna mi sta rubando momenti preziosi … in fin dei conti c’ero prima io!”. Finalmente Gesù si libera e riprende il cammino verso la fanciulla malata ma sono subito raggiunti da alcuni provenienti dalla casa del capo della sinagoga: “La fanciulla è morta, perché incomodare ancora il Maestro?” In altre parole: “E’ tardi oramai, troppo tardi!”

Io guarita per fede

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Sin da bambina mia mamma mi portava in una chiesa evangelica. Frequentavo le riunioni di culto, la scuola domenicale e proprio lì imparai a conoscere chi, realmente, fosse Dio. Attraverso parole di semplici testimonianze, scoprii quanto amore avesse il Signore per me e così decisi di seguirLo. La mia vita sembrava essere felice, non mi mancava nulla e per qualunque necessità, bastava mettermi in ginocchio, pregare e tutto era risolto. Fino a quando, un giorno, presi parte, con la mia classe, ad una gita scolastica che ben presto si trasformò in tragedia. Vittima di un collasso provocato da una violenta crisi di asma bronchiale, fui ricoverata d’urgenza in ospedale. Da quel giorno la mia vita cambiò radicalmente.

Orientiamoci verso Cristo

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“Dio vuole persone felici, che vivano l’amore alla luce del sole”, questa è la dichiarazione di una ex suora che dopo un pellegrinaggio s’innamorò di un’altra consorella e decisero di convolare a nozze.

Questo peccato sta dilagando sempre più per mezzo dei mass media trasmettendo un messaggio di tolleranza e comprensione verso questo tipo di orientamento sessuale. Le due suore hanno giustificato i loro sentimenti e le loro azioni usando il nome di Dio in modo invano.  In quale parte delle Bibbia è citato l’amore tra lo stesso sesso? Molti, che pur non ritenendosi religiosi, sono moralmente contrari ad una convivenza promiscua.

Che fare quando non si sa cosa fare?

7Dalla predicazione del 21 Agosto 2016

Lettura da Isaia 50:10

Cosa fare quando il buio avvolge la mente e i sentimenti e mette a dura prova la nostra fede? Quando ci sentiamo incapaci di rialzarci con le nostre forze, spossati e privi di energie? Anche le preghiere e la fiducia in Dio talvolta sono messe in discussione e ci sentiamo confusi, paralizzati. Insomma, che fare quando le tenebre ci avvolgono?

La risposta naturale e inevitabile è: Andare avanti! Anche se difficile dobbiamo avanzare, ancor di più come credenti. Dobbiamo evitare di penalizzare la qualità del dono della vita che Dio ci offre. Allora, che fare?

Cibo per la mente

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Se Dio tollera i miei errori, non posso io tollerare gli errori altrui? Se Dio permette con le mie fissazioni e le mie mancanze, di chiamarlo Padre, non dovrei forse estendere la stessa grazia agli altri? Una cosa è certa, quando andremo in paradiso, saremo sorprese di incontrare alcune persone. E qualcuno di loro sarà stupita di vedere noi lì.

Anche tu puoi essere santo!

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4 settembre 2016: Madre Teresa di Calcutta è stata proclamata “santa” davanti a una platea di spettatori fedeli cattolici e non, provenienti da tutto il mondo.

La santificazione, ovvero la canonizzazione secondo il gergo cattolico, consiste nel dichiarare santa una persona defunta che si è distinta in vita per particolari opere e che, secondo molti religiosi, si trova in Paradiso concedendo loro la possibilità di venerarla.

Lottare per il bene

IMG_9050Fin dall’età di sette anni ho frequentato la chiesa evangelica. Pur avendo conosciuto gli insegnamenti dottrinali delle Scritture, l’ambiente del quartiere dove sono nata e cresciuta ha influenzato negativamente la mia vita. Ho incontrato sulla mia strada uomini sbagliati che hanno approfittato dei miei sentimenti illudendomi prima e facendomi poi sentire usata e disprezzata. Tuttavia, con le mie sole forze, ho provato a emancipare la mia vita e la mia persona, dedicando tutta me stessa al costruirmi una famiglia. Nonostante i miei sforzi, il rapporto con il mio, allora compagno, ora marito, era diventato insopportabile, a motivo delle sue malefatte. Inevitabilmente sono caduta vittima di una profonda crisi: una gran paura si era impossessata di me causandomi depressione ed esaurimento. Ero diventata l’ombra di me stessa. Per anni il ritmo della mia vita è stato scandito dai farmaci. Ma, gloria a Dio, il seme dell’Amore e della Verità che era stato piantato in me, sebbene non ancora germogliato, non era morto. Ricordai che potevo confidare in Colui che sapevo non mi avrebbe mai abbandonato, anche nelle circostanze più disperate.

Il pendolare dei danni

IMG_9041Raccontare la mia storia senza vergogna è già una testimonianza, ma il Signore ha operato grandemente in un ragazzo che, già all’età di dodici anni, è stato obbligato a lavorare. Oggi ho 52 anni, sono nato e cresciuto in un quartiere degradato di Taranto con famiglie che avevano tanti problemi; oltre a lavorare ci insegnavano a rubare per arrotondare lo stipendio. Spesso venivo anche a Milano per lavoro (dove vivo da 35 anni) e facevo il pendolare, il pendolare dei danni! Questo tipo di atteggiamento veniva “proposto” dai leader del nostro quartiere, l’incentivo era il crimine. Oltre a spacciarla, usavamo l’eroina per i nostri piaceri. Mentre cominciavo sentirmi sempre più vuoto e triste, all’ età di diciotto anni, durante un tentativo di estorsione fui arrestato per la prima volta.