Nessun credente è un’entità a se stante. I credenti sono dipendenti gli uni dagli altri. Essi traggono forza dagli altri membri del corpo di Cristo e a loro volta li fortificano.
Membra di un corpo La figura del corpo umano ben si adatta a rappresentare la Chiesa come corpo di Cristo. Possiamo facilmente trovare riscontro in I Corinzi 12:4-31. Tuttavia ci soffermiamo su alcuni versetti: “Poiché come il corpo è uno e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo. Infatti, noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito, per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi, tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito” (v.12-13). Approfondiamo una similitudine che pare essere ovvia. Ci è di immediata comprensione che, sebbene tradizionalmente intendiamo per organi importanti cuore e cervello, non possiamo sottovalutare un malfunzionamento della parte bassa dell’intestino, organo forse meno nobile, ma altrettanto importante; e diamo per scontato che nel prototipo di comunità cristiana, un ristretto gruppo di sole dodici persone un pubblicano e un sadduceo fossero spalla a spalla, e che a Corinto schiavi e liberi fossero seduti sulla stessa panca. “Ma ora Dio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto” (v. 18). Naturalmente, a nessun chirurgo estetico verrebbe mai in mente di mettere un naso al posto di una bocca! “Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui” (v.26). Quante volte ci è capitato che a seguito di un banale infortunio ad un piede, il cambio di appoggio abbia modificato la nostra postura, causandoci un gran mal di schiena con conseguente insonnia notturna e nervosismo diurno?