Famiglia – 06) Il dialogo nella famiglia

Gli scopi del dialogo
Quando dialoghiamo, trasmettiamo agli altri i nostri sentimenti, i nostri pensieri, le nostre idee, i nostri stati d’animo. Questo in una famiglia è di assoluta importanza. Capirsi l’ un l’altra richiede tempo; ma è un traguardo, per una coppia e per una famiglia cristiana, da raggiungere.
Fondamentale è parlare la stessa lingua e soprattutto avere la medesima fede. “Adiratevi e non peccate: il sole non tramonti sul vostro cruccio” (Efesini 4:26) Questo significa che, se nel nostro rapporto giornaliero vi sono stati scontri o espressioni in qualche modo offensive, è buona cosa fare la pace e perdonarsi prima di andare a dormire. Facciamo questo iniziando un dialogo e cercando di chiarire ogni incomprensione. Quando sentiamo suonare un duetto al pianoforte, non pensiamo che l’armonia che ne scaturisce, sia frutto di un affiatamento scontato degli esecutori, ma sappiamo bene che, per raggiungere certi risultati, siano richiesti grande impegno e preparazione da parte degli artisti. 

Famiglia – 05) Le pressioni che minacciano la famiglia

La pressione del conformismo
Nel mondo contemporaneo, l’armonia della famiglia cristiana è sottoposta a gravose pressioni esterne di carattere sociale e professionale, che possono esercitare influenze devastanti. Il bisogno di sentirsi accettati e la paura di essere rigettati sono, per i credenti, sentimenti  forieri di non lievi tentazioni, che inducono ad adottare comportamenti non conformi agli insegnamenti biblici. E’ pertanto fondamentale che all’interno della famiglia cristiana si insegnino i valori biblici e vengano applicati alla vita quotidiana attraverso l’esempio che i genitori mostrano ai propri figli. È necessario quindi che ogni membro mantenga una personale e profonda relazione con Dio, promuovendo e preservando la santità biblica. A dispetto degli esempi di degrado sociale e familiare riportati dai mass-media, è buono che i credenti preghino e si attengano alla Parola di Dio, affinché la famiglia, fondata sui valori della Scrittura, possa sempre godere della benedizione del Signore. La famiglia si espone alle pressioni esterne, quando i propri membri scelgono di conformarsi alle aspettative della società. A ciò potrà resistere solo una persona moralmente sana e spiritualmente viva.

Famiglia – 04) I familiari e i parenti

famigliaI rapporti con i familiari
Il rapporto con i parenti può essere risorsa od ostacolo, per la formazione e la crescita di una nuova famiglia. Il nostro impegno deve essere quello di fondare rapporti sani ed edificanti con genitori, suoceri, fratelli e cognati. E’ necessario che la famiglia cristiana fondi ogni tipo di relazione sulla base dei principi della Parola di Dio.  Il sistema originario del nucleo familiare è composto da marito, moglie e figli. La realizzazione di questo disegno divino si fonda sul comando di Dio (Genesi 2:24; Matteo 19:5-6; Efesini 5:31). Le relazioni parentali iniziarono con il moltiplicarsi della popolazione. Sebbene il nuovo nucleo familiare debba mantenere un’identità propria, i genitori devono incoraggiare le nuove coppie nel loro processo di formazione, promuovendone la crescita affettiva, morale e spirituale, senza tuttavia interferire nell’intimità della nuova coppia, salvo che, la richiesta di consiglio e d’aiuto sia palesata.
E’ altresì importante mantenere legami con le vecchie generazioni perché questo rapporto garantisce continuità e stabilità alla famiglia.

Famiglia – 03) L’armonia della famiglia

Mostrare bontà
Dio desidera che l’armonia prevalga e regni in ogni famiglia cristiana. Già nel libro della Genesi leggiamo che il Signore incontrava Adamo ed Eva per avere comunione con loro e portare l’armonia del cielo nella famiglia umana. La famiglia cristiana è un nucleo dove Cristo è conosciuto, amato, servito. Ogni membro svolge una vita sociale conforme agli ideali cristiani. Tre dimensioni essenziali sono necessarie al perseguimento dell’armonia familiare:
– Atteggiamento mentale volto ad imparare con profitto e ad applicare con saggezza le lezioni della vita;
– Maturità emotiva che permetta di provare sentimenti sani verso se stessi e verso gli altri;
– Comportamento pratico atto a dimostrare concretamente l’amore.
E’ necessario eliminare alcuni comportamenti negativi che danneggiano le relazioni familiari: amarezza, malizia, clamore, cruccio, ira, offesa, frustrazione, rabbia sono emozioni che avvelenano pensieri e sentimenti, talvolta, minano persino la nostra salute mentale e fisica e inducono a reazioni esasperate e fuori controllo (Ef. 4:31).

Famiglia – 02) Il piano di Dio per i coniugi

Ruoli definiti
Se nell’Antico Testamento Dio viene presentato come “il marito d’Israele” che si aspetta completa fedeltà dal Suo popolo: “Ascoltali dunque, ed abbi cura di metterli in pratica, affinché venga a te del bene e vi moltiplichiate grandemente nel paese dove scorrono il latte e il miele, come il Signore, il Dio dei tuoi padri, ti ha detto. Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è l’unico Signore. Tu amerai dunque il Signore, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima tua e con tutte le tue forze. Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore;” (Deuteronomio 6:3-6), nel Nuovo Testamento Gesù presenta Dio come “nostro Padre”: “Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;” (Matteo 6:9) e Paolo sottolinea che i figlioli di Dio sono eredi del Regno dei Cieli: “Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo” (Romani 8:17) Marito e moglie hanno pari dignità all’interno della famiglia ma ruoli diversi seppur complementari. Il ruolo della donna, all’interno del matrimonio cristiano, viene citato prima di trattare quello dell’uomo, affinché quei mariti che non ubbidiscano alla Parola, siano guadagnati a Cristo dalla condotta delle loro mogli.

Famiglia – 01) Il piano di Dio per la famiglia

L’origine della famiglia
Il libro della Genesi  cap. 2:18-24, ci mostra che il creato avvenne per mezzo della Parola di Dio.
Dio dopo aver creato l’universo in sei giorni, generò l’uomo come essere unico , diverso dalle altre creature, creato per un’esistenza immortale.

E l’Eterno Iddio formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale, e l’uomo divenne un’anima vivente. Dio infuse alla terra “un alito vitale” e in questo modo creò un essere vivente. Questo è ciò che ci distingue dalle altre creature, questo alito vitale è composto da anima e spirito, due componenti che sono della stessa sostanza sempre unite fra loro. Il Signore aveva creato l’uomo come essere sociale, ma ben presto si accorse che Adamo era malinconico e che soffriva di solitudine. Ancora oggi si soffre di solitudine, e la migliore cura è quella di andare a Dio che è l’Amico vero. Dio colmò il vuoto di Adamo dandogli una persona simile a lui.

Fonte di forza

elettricitaA Thomas Edison fu posta la seguente domanda da un giornalista. “Signor Edison, cos’è dunque l’elettricità?” “Non so” fu la risposta. “So qualcosa riguardo agli effetti dell’elettricità”.”Ma come lei si spiega questa forza?” “Non sono in grado di dare una spiegazione. Sembra che Dio ci ha dato questa forza e io faccio il mio lavoro”. L’elettricità è la forza che è diventata indispensabile per il nostro mondo. La Bibbia è la forza di Dio per il mondo spirituale. L’elettricità produce luce fisica; la Parola di Dio produce luce spirituale ed essa è indispensabile per conoscere le realtà spirituali con il nostro cuore e la nostra mente.

Messaggio di salvezza

andrepaleUn ragazzino e suo padre passeggiavano tra le montagne…All’improvviso il ragazzino inciampò, cadde e, facendosi male, urlò: “AAAhhhhhhhhhhh!!!” Con suo grande stupore il bimbo sentì una voce venire dalle montagne che ripeteva: “AAAhhhhhhhhhhh!!!” Con curiosità, egli chiese: “Chi sei tu?” e ricevette la risposta: “Chi sei tu?” Dopo il ragazzino urlò: “Io ti sento! Chi sei?” E la voce rispose: “Io ti sento! Chi sei?” Infuriato da quella risposta egli urlò: “Codardo” E ricevette la risposta: “Codardo!” Allora il bimbo guardò suo padre e gli chiese: “Papà, che succede?” Il padre gli sorrise e rispose: “Figlio mio, ora stai attento:” E dopo l’uomo gridò: “Tu sei un campione!”.

La storia della matita

senza titolo1Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo una lettera. Ad un certo punto, le domandò: “Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me”. La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote: “E’ vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto”. Incuriosito il bimbo guardò la matita senza trovarvi alcunché di speciale. “Ma è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita!”. “Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell’esistenza, sarai sempre una persona in pace con il mondo.

Tanto per poco

PANIPESCIcinque pani e due pesci; ma che cosa sono per tanta gente? (Giovanni 6:9)

C’è grande imbarazzo tra i discepoli! Una folla immensa si era accalcata intorno a Gesù per udirLo parlare e forse anche per ottenere un beneficio. Sotto il sole cocente della Palestina, Gesù offre il “pane” spirituale che dà vita eterna ma i discepoli si rendono conto che la folla ha anche bisogno di sostentarsi. Sapendo che Gesù non avrebbe mandato via la folla affinchè stanca, sarebbe venuta meno per via, Gli chiedono di risolvere il problema. Duecento denari non sarebbero bastati per sfamare tutta quella folla affamata. Dopo una rapida indagine scoprono di avere solo cinque pani e due pesci, ma cosa sono per così tanta gente?