Non essere precipitoso

provaNon essere precipitoso nel parlare e il tuo cuore non si affretti a proferir parola davanti a Dio; perché Dio è in cielo e tu sei sulla terra; (Ecclesiaste 5:2)

Dove ci portano i nostri pensieri durante l’adorazione e la preghiera? La nostra bocca dice “Ti lodo!”, ma il nostro cuore dov’è? Spesso la nostra mente rimane soffocata dai problemi familiari e personali, e quanto ci distraiamo durante quell’ ora in chiesa, in cui la comunità si avvicina alla maestà di Dio? Dio prende veramente sul serio il nostro atteggiamento durante l’adorazione, il nostro comportamento quanto ci accostiamo a Lui. Presentarsi nella casa di Dio non è una cosa da prendersi alla leggera. 

Dio ama l’omosessuale?

Ho letto un articolo su un settimanale che mi ha lasciato alquanto sconcertato, non tanto per la notizia, perché ormai l’argomento “omosessualità” non suscita più scalpore, ma per la sfrontatezza con la quale si chiama in causa Dio e la fede cristiana, senza conoscere veramente l’opinione di Dio. Si fa un gran discutere in merito agli atteggiamenti (scorretti e a volte anticristiani) dei tanti religiosi che, in nome di una nomenclatura imposta dalla propria denominazione (o setta) agiscono e reagiscono con violenza e a suon di “anatemi”. Ognuno è libero di pensarla come vuole. Qualcuno afferma che siamo liberi di esprimere il nostro pensiero come ci pare e piace, sono d’accordo, ma se la nostra libertà di pensiero deve essere avallata da quel qualcuno che chiamiamo in causa, allora, dobbiamo essere certi di conoscere il pensiero di questo qualcuno. Nel caso specifico, se vogliamo conoscere l’opinione di Dio, dobbiamo rivolgerci direttamente alla voce autorevole: la Bibbia.

Egli è santo…siate santi!

G2_ilpianodidio2_giovaniIl più importante attributo di Dio è la santità. Vi sono molti riferimenti nella Bibbia nei quali troviamo l’espressione rivolta a Dio “santo”:
“E l’uno gridava all’altro e diceva: Santo, Santo, Santo è l’Eterno degli eserciti! Tutta la terra è piena della Sua gloria!” (Isaia 6:3) Benedici, anima mia, l’Eterno; e tutto quello che è in me, benedica il nome Suo santo!” (103:1)

Dio ci esorta
a perseguire consacrazione e santificazione. Come possiamo essere santi?

Santità nei pensieri La santità nei pensieri è fondamentale nel cristiano, poiché la mente dell’uomo è quello che da l’impulso ad ogni azione. Quello che siamo e che facciamo è semplicemente l’azione di quello che pensiamo. Dobbiamo riuscire a controllare i nostri pensieri scacciando i cattivi propositi non appena si affacciano e mantenere una mente pulita con cose positive.
“Del rimanente, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.” (Filippesi 4:8)

Cose da Buttare

cambiostagioneAlmeno due volte l’anno, in occasione del “cambio stagione”, le massaie modello sanno cosa intendo, facciamo un “repulisti” dei nostri armadi e sgabuzzini! Facciamo lo stesso con la nostra vita? Almeno un paio di volte l’anno, arieggiamo la nostra anima? Spazziamo il nostro cuore? Mettiamo ordine nel nostro spirito? Buttiamo le cose dell’uomo vecchio per far spazio a quelle dell’uomo nuovo? Proviamo a compilare insieme un elenco di “cose da buttare”:

Essere donna

madreterraNella Bibbia, il passo più espressivo ed esplicito di come dovrebbe essere la donna lo troviamo in Proverbi 31:10-31:
“Chi troverà una donna forte e virtuosa? Il suo valore è di gran lunga superiore alle perle. Il cuore di suo marito confida in lei e avrà sempre dei guadagni. Ella gli fa del bene e non del
male, tutti i giorni della sua vita. Si procura lana e lino e lavora con piacere con le proprie mani. Ella è simile alle navi dei mercanti: fa venire il suo cibo da lontano. Si alza quando è ancora notte per distribuire il cibo alla sua famiglia e dare ordini alle sue domestiche. Ella guarda un campo e l’acquista; col frutto delle sue mani pianta una vigna. Si cinge di forza i lombi, e irrobustisce le sue braccia. Si rende conto che il suo commercio va bene, e la sua lampada di notte non si spegne. Stende la sua mano alla conocchia e le sue palme impugnano il fuso. Tende la sua mano al povero e porge le sue mani al bisognoso, non teme la neve per la sua famiglia, perché tutti quelli di casa hanno doppia veste. Si fa delle coperte di arazzo e le sue vesti sono di lino finissimo e di porpora. Suo marito è stimato alle porte, quando si siede fra gli anziani del paese. Confeziona vesti di lino e le vende, e rifornisce i mercanti di cinture. Forza e onore sono il suo vestito e ride dei giorni a venire.

Perdonati…perdoniamo!

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dalla predicazione del 31 Gennaio 2010

“Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi.” (Colossesi 3:12-13)

Talvolta rimaniamo vittime di offese. Quando tali offese provengono da persone a noi care, ne rimaniamo davvero colpiti. Ancor più scossi, se a recarci offesa sono i nostri fratelli in Cristo. Come comportarci dunque? Come riuscire a superare sinceramente la lotta interna e spirituale tra il desiderio umano di vederci riconosciuta una legittima giustizia ed il consiglio della Parola di Dio che ci raccomanda di perdonare? Perdonare… per donare…per fare dono…dare gratuitamente. Ecco la chiave! Possiamo dunque affermare che il perdono è un dono. Noi abbiamo ricevuto questo dono nel momento in cui abbiamo riconosciuto Gesù come nostro personale Salvatore.

La Parola di Dio è…un libro speciale!

IMG_6904Pensiamo a qualcosa che abbiamo di molto caro: un regalo di una persona amata, un oggetto di famiglia, qualcosa che possediamo fin dall’infanzia. Dio ha dato a ciascun cristiano qualcosa di speciale: la Sua Parola. Per mezzo della Bibbia, Dio ci parla, ci indirizza parole di vita, di guarigione, d’amore, di conforto, di guida. La Parola di Dio è stabile in eterno (Matteo 24:35) Nessun libro è paragonabile alla Bibbia, mentre gli altri libri perdono la loro attualità, la Bibbia continua ad essere presente e puntuale. (Isaia 40:6-8) Oggi come allora, la Scrittura dava e dà speranza nella loro e nella nostra vita travagliata, malgrado le incertezze del futuro. Ogni cosa fatta dall’uomo finisce prima o poi ma la Parola di Dio dura in eterno. La Parola di Dio è infallibile (cioè è impossibile che sbagli) ed è senza errori In I° Timoteo 3:16 leggiamo: “Ogni scrittura è ispirata da Dio”,. Cosa vuol dire “ispirato”? Il vocabolario indica “influenzato, mosso o guidato da ispirazione divina o soprannaturale”. Dio e l’uomo hanno lavorato insieme, e, mediante l’intervento dello Spirito Santo, Dio ha guidato ciascuno intorno a ciò che doveva scrivere. Possiamo avere piena fiducia in quel che afferma la Scrittura, poiché Essa è ispirata da Dio.

Nata di nuovo

IMG_9051La mia vita prima di conoscere il Signore è stata un vero fallimento. Fin da piccola i miei genitori mi hanno cresciuto con dei sani principi e mi hanno circondata d’amore, ma sia nella mia vita sia in quella della mia famiglia, Dio non era presente. Crescendo, come tutti gli adolescenti, cominciai ad avere le mie idee, mi ribellavo all’educazione dei miei genitori e spesso ero costretta ad ubbidire forzatamente. Fu cosi che molto presto, all’età di diciassette anni mi sposai e a diciotto ebbi il mio primo figlio. Ero felice e pensavo, cosi, di aver ottenuto la mia tanta agognata libertà. Ben presto però mi accorsi che la responsabilità di condurre la famiglia e di curare mio figlio mi aveva appesantito ancor di più.

La gioia di servire il Signore

pastoreFin dalla mia adolescenza ero attratto dai valori durevoli e profondi. A 21 anni, deluso dalle esperienze vissute nella ricerca di valori umani accettabili, acconsentii, dietro invito di mio padre, convertito all’Evangelo da pochi anni, a visitare un missionario cristiano inglese. Questi, con parole semplici ma toccanti, mi convinsero a considerare seriamente il mio rapporto con Dio. Mi avvicinai, così, alla chiesa cristiana evangelica pentecostale, nel tentativo di conseguire qualcosa che potesse finalmente soddisfare il mio desiderio di pace. Il primo miracolo che  realizzai  fu il profondo e disinteressato amore che Dio nutre per i suoi figliuoli. Incominciai a cercarLo e ad essere riconoscente per avermi amato al punto di donare il suo Figliuolo Gesù a morire sulla croce. Egli voleva salvarmi nonostante la mia passata ribellione. Realizzai la nuova nascita e ricevetti il dono del battesimo nello Spirito Santo. L’entusiasmo per queste prime esperienze mi indusse a rendermi disponibile per il servizio al Signore, il quale ascoltò la mia richiesta e mi chiamò al ministero, sin dal primo anno di conversione. Ripieno di zelo ma non di conoscenza, mi resi conto che era necessaria un’adeguata preparazione spirituale. Iniziai muovere i primi passi con una serie di esperienze che segnarono profondamente il corso della mia vita. Imparai che era necessario porre Dio al primo posto sino a “morire a me stesso”, fui messo alla prova per questo e, a motivo della mia scarsa conoscenza della Parola di Dio, feci amare esperienze religiose. Alcuni brani della Bibbia divennero per me ostacoli insormontabili, in particolare i versi contenuti in Atti 4:32-37.

La pace nei nostri cuori

“Vi lascio la pace, vi do la mia pace, io non vi do come il mondo vi da’. il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti”(Giovanni 14:27)

In una società in cui preoccupazioni, problemi finanziari, malattie terminali, disoccupazione, lutti, ci portano ad essere scoraggiati, come possiamo realizzare questo versetto nella nostra vita? Se Dio non è presente in noi, è impossibile realizzare questo tipo di pace. La pace che Dio mette nei nostri cuori non è una pace che deriva dal nostro stato d’animo,quando tutto funziona alla perfezione, bensì è una pace che rimane nei nostri cuori anche quando siamo afflitti da molte preoccupazioni. Questa pace dipende dalla fiducia che riponiamo in Dio.