Come tante altre persone sono nata in una famiglia cattolica con tutte le loro tradizioni.Ricordo che da piccola, durante le vacanze, andavo in campagna dalla mia amata nonna materna che, nella sua semplicità, mi ha insegnato ad avere timore di Dio. Nonostante ciò non ho mai imparato a recitare le preghiere, non ho fatto né comunione né cresima. Però ritenevo un bene andare in chiesa a pregare e ad accendere lumini alle statue e ai morti sepolti nel cimitero. All’età di 19 anni e mezzo circa, ho avuto mio figlio che ha dovuto trascorrere parte dei suoi anni con i miei genitori. Ero una ragazza madre, giovane e non ho avuto il coraggio di prendermi la responsabilità di accudire un bambino. Dopo aver lasciato la casa genitoriale ho provato esperienze diverse in mondi particolari: Ballerina, modella, persino la politica. Mi ritenevo una bella ragazza e nella mia ingenuità credevo alle favole del successo e della notorietà, inganni di questo mondo. Mi trovai ben presto smarrita sulla via della vanità. Dopo alcuni anni vissuti a Milano, ho intrapreso gli studi di naturopatia e aperto un centro di medicina naturale ma una segretaria, appena assunta, con mezzi, a dir poco diabolici, mi ha portata in poco tempo a chiudere l’attività. All’età di circa 47 anni mi sono trovata a vivere in casa di mio figlio stanca e confusa. Delusa e senza aspettative ho iniziato a leggere un libro dal titolo: “La battaglia del Signore”. Ho compreso che, come sostiene la Bibbia, è in atto una guerra spirituale tra il bene e il male, tra Dio e Satana e nel mezzo c’è l’umanità che subisce le influenze diaboliche. Ma ho anche scoperto che Dio ha dato Suo Figlio Gesù a morire sulla croce per darmi la vittoria sul male e che questa guerra non era mia ma di Dio.
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