Non tutte le strade portano a Roma…

Una volta, alla stazione di Firenze, salii su un treno e mi accomodai comodamente in uno scompartimento. Avevo acquistato un biglietto per Roma e, in attesa di arrivare nella capitale, molto tranquillamente aprii una rivista che avevo appena comprato e m’immersi nella lettura. Ad un tratto guardai fuori dal finestrino e mi accorsi che non era lo stesso panorama che ero abituata ad osservare nei frequenti viaggi verso la Capitale.

La risposta

Una mattina di particolare bisogno, tutti i membri di una famiglia si inginocchiarono in salotto, per chiedere a Dio di intervenire nella loro necessità. Dopo che sia i genitori sia i figli ebbero pregato, si alzarono per tornare alle loro occupazioni. Dopo un po’ di tempo, la madre si rese conto che la figlia minore, una bimba di sei anni, era rimasta in salotto.

Colpo di…grazia!

pistolaUna domenica mattina, una congregazione di circa duemila membri, fu terribilmente sorpresa di veder entrare nella sala di culto, due uomini completamente vestiti di nero ed incappucciati, brandendo armi automatiche. Uno dei due gridò: “Chiunque è disposto a prendersi una pallottola per Cristo, rimanga dov’è!”

L’anello

Uno studente andò dal suo professore con un problema: “Mi sento una nullità, non ho la forza di reagire. Dicono che sono un buono a nulla, che non faccio niente di bene, che sono un idiota. Come posso fare per migliorare? Che posso fare affinché mi stimino di più?” Il professore, senza guadarlo, rispose: “Mi dispiace ragazzo, ma ora non posso aiutarti. Devo prima risolvere un problema mio. Poi, forse…” E facendo una pausa, aggiunse: “Se mi aiuti, posso risolvere il mio problema più rapidamente, e poi forse posso aiutarti a risolvere il tuo…” .“Certo…” balbettò il ragazzo, sentendosi ancora una volta mortificato. Il professore si tolse un anello dal mignolo, e disse al ragazzo: “Monta a cavallo e va al mercato. Devi vendere quest’anello perché devo pagare un debito. Occorre ricavarne il più possibile. Ma non accettare meno di una moneta d’oro. Va e torna con la moneta al più presto.”

 

Il re che non poteva dormire

Il racconto del re che una notte soffrì d’insonnia, mi aiuta molto nella vita di preghiera. Nella storia di Esther, il re persiano Assuero “non poteva prender sonno” (6:1). Poteva sembrare un avvenimento di poco conto, dopotutto molte persone soffrono d’insonnia. Ma non quella notte in cui quella banale insonnia era, in effetti, voluta da Dio.

Qualcuno c’è…

Un giovane di una tribù di indiani d’America, deve sottoporsi al rito d’iniziazione che lo introdurrà nel mondo degli adulti. Secondo le usanze della tribù, il ragazzo deve essere lasciato solo nella foresta per una notte intera. Bendato, deve stare seduto su un tronco per tutta la notte fino al sorgere del sole. Se resiste senza urlare o scappare, il mattino è diventato un uomo.

Il movimento che era destinato a fallire

brancopesciDall’inizio quel movimento era destinato a fallire. Una delle ragioni era che iniziò con soli centoventi membri. Assai pochi se si pensa che la loro nazione aveva una popolazione di quattro milioni di persone. Oltre a ciò, la maggior parte di quegli uomini era analfabeta e povera. Poveri lavoratori troppo ignoranti per dare inizio a qualche cosa che avrebbe potuto fare qualche differenza. 

Rane in barattolo

raneTalvolta circostanze ed accadimenti lasciano un segno così profondo nella nostra vita che ne rimaniamo psicologicamente provati, anche dopo che si sono fisicamente esauriti. A conferma di questa tesi, fu fatto un semplice esperimento. Si osservarono alcune rane saltare liberamente in uno stagno. Si rilevò che l’altezza media del salto era di circa un metro. Un campione di quelle rane fu dunque rinchiuso in barattoli alti circa venti centimetri. Dopo una serie di “zuccate” contro il coperchio dei barattoli, le rane “impararono” a saltare circa diciannove centimetri e mezzo, giusto per non picchiare più la testa.

Il ritratto del figlio

tribunaleIn America, un uomo e suo figlio erano accomunati dalla passione per la pittura. Essendo facoltosi, possedevano una ricca collezione di opere d’arte. Spesso si ritrovavano insieme a godere di quelle bellezze. La guerra del Vietnam li divise: il figlio partì per il fronte. Fu un soldato molto coraggioso e morì in battaglia salvando un compagno. Quando il padre venne informato, fu colto da una profonda tristezza. Poco tempo dopo, un giovane con un grosso pacco in mano, bussò alla casa dell’uomo: “Signore, Lei non mi conosce, io sono il soldato per cui Suo figlio ha dato la vita. Spesso mi parlava di Lei e del comune amore per l’arte.” Il giovane porse il pacco al padre. “So che non è molto, non sono un grande artista, ma penso che Suo figlio avrebbe desiderato averlo”.